Ciao Alessandro, grazie per averci concesso questa intervista.

Ciao a tutte e tutti, grazie a voi.

Modello, ballerino, influencer e fondatore del brand AKO: come riesci a conciliare tutte queste attività, e per di più a farle tutte così bene?

Conciliare tutte queste cose sicuramente non è facile, però, se ci sono impegno, dedizione e passione, nulla pesa, anche perché questo è un lavoro che amo e lo faccio con estrema leggerezza. Sono un ragazzo molto caparbio, cerco sempre di raggiungere il massimo per ogni obiettivo che mi prefisso: ho fatto il ballerino professionista ai massimi livelli e ora mi sto concentrando sulla mia carriera da influencer e modello. Con impegno e costanza si arriva a tutto e, amando il mio lavoro, tutto questo non mi pesa.

Hai oltre cinque milioni di follower sui social e hai sfilato per maison come Gaultier, Balenciaga e Bulgari: quanto ti senti soddisfatto del percorso fatto finora e quanto tempo ti è servito per abituarti a tutto questo successo?

Sono molto soddisfatto. Nella vita bisogna ambire a raggiungere i propri obiettivi, ma anche essere soddisfatti di ciò che si fa, per avere più autostima, più carica e più energia per affrontare tutto ciò che il futuro ci riserverà. Chiaramente, non è passato poco tempo: è una lunga salita fatta di tante scalinate, ma pian piano si raggiungono nuovi obiettivi. Non ci si abitua mai, è sempre un’esperienza nuova ed è questo il bello del nostro lavoro: è sempre una nuova avventura. All’inizio di ottobre hai partecipato alle riprese di “Il diavolo veste Prada 2” a Milano.

Un sogno che si avvera per un modello come te, giusto?

Esatto, ho partecipato alle riprese di “Il diavolo veste Prada 2” in una delle scene più importanti del film. È stata una soddisfazione grandissima: da quando sono stato chiamato per questo ruolo, porto ancora oggi gli strascichi dell’emozione del set. Mi sento cambiato sia professionalmente che umanamente, vivere un’esperienza su un set di quel calibro non è una cosa da tutti i giorni. È sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita.

Sui social hai scritto di aver interpretato un ruolo che ti rispecchia completamente e, dalle indiscrezioni trapelate, sembrerebbe proprio così. Cosa puoi anticiparci a riguardo?

Non posso anticipare troppo, poiché abbiamo firmato un patto di riservatezza, ma posso confermare di interpretare il ruolo di un influencer invitato ad una sfilata. Nel cast di “Il diavolo veste Prada 2” ci sono nomi del calibro di Meryl Streep, Anne Hathaway e Lady Gaga, che compare in un cameo.

Hai una carriera ormai stellare: ci si abitua mai davvero a tutto questo?

È impossibile abituarsi a tutto questo, soprattutto in un contesto con personaggi del calibro di Meryl Streep, Anne Hathaway e Lady Gaga. È stata un’emozione grandissima, non tanto per la loro fama — più che scontata — ma soprattutto per il loro inestimabile talento. È impossibile ritrovarsi su un set con tutti questi personaggi e abituarsi: si può soltanto aggiungere esperienza al proprio bagaglio.Sei giovanissimo e hai già fatto tantissimo.

Qual è il tuo prossimo progetto in programma e, soprattutto, qual è il tuo più grande sogno nel cassetto?

Sono un ragazzo che si è dato tanto da fare, ho sempre rincorso i miei sogni per realizzare ciò che ho sempre avuto in mente. Ho tanti progetti in cantiere e penserò anche a quelli, ma cerco di vivermi il momento senza ansie per il futuro. È solo vivendo ogni momento che possiamo apprezzare davvero le esperienze che la vita ci offre. Ho un sogno nel cassetto, ma preferisco non dirlo poiché, da buon napoletano, sono scaramantico: lo rivelerò solo dopo averlo realizzato.

Se potessi incontrare una persona che per te è stata un modello da seguire, chi sceglieresti e perché?

Non ho mai avuto un modello da seguire. Sono sempre stato una persona curiosa, quindi mi è sempre piaciuto avere più punti di vista, più riferimenti e, soprattutto, cercare di essere unico e autentico — cosa che non molti fanno nel mio ambiente lavorativo. È solo in questo modo che ci si distingue dalla massa e dagli stereotipi ai quali la nostra società ci ha abituati. Non ho un punto di riferimento vero e proprio: guardo in grande e ci metto tanta personalità per raggiungere i miei obiettivi, restando autentico.

Grazie Alessandro!