Nessun compromesso. Nessun filtro. Sebidoppiagg arriva come un pugno nello stomaco nella scena urban italiana. Con il suo singolo d’esordio, “MASTER”, il giovane rapper di origini rom strappa il sipario dell’ipocrisia e mostra il vero volto della strada.


Nato in Romania nel 2000 e cresciuto tra degrado, povertà e violenza dopo il trasferimento in Italia, Sebi Dorinel Nicolae , in arte Sebidoppiagg non ha mai avuto nulla di facile. L’infanzia passata tra elemosina, roulotte e sirene di notte è diventata benzina per le sue
barre: dure, sporche, vere.


“MASTER” non è un pezzo da playlist patinata: è una dichiarazione di guerra. Dentro ci trovi la rabbia di chi non si è mai sentito accettato, l’orgoglio di chi combatte per non sparire.

“Sai comando Cremona; Zingaro mentalità; Erba fumo a volontà; Sai che ho coca in macchina…

Tra erba, auto nere senza targa e sogni di riscatto, Sebidoppiagg non racconta storie di quartiere: ci vive dentro, e ogni parola è un colpo sparato contro il silenzio. Le piattaforme lo certificano: su Spotify “MASTER” scala le classifiche. TikTok esplode con i suoi versi.
La scena parla di lui. Le major iniziano a inseguirlo.

La sua forza? L’autenticità. Sebidoppiagg non cerca di piacere: o lo capisci o ti dà fastidio.
Ed è esattamente questo il punto.

Con barre come:

“Miro e sparo dai frate, questo pezzo è per il tuo funerale…”

Sebidoppiagg mostra il volto duro della nuova generazione Rom cresciuta in Italia. Troppo italiano per i rom, troppo romeno per gli italiani, troppo vero per tutti gli altri.
Il suo rap è un manifesto: soldi, sopravvivenza, famiglia, onore. Senza vergogna. Senza maschere. Il futuro? Già in cantiere nuovi brani.
Chi pensava fosse solo un fuoco di paglia si sbaglia: Sebidoppiagg è solo all’inizio

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